Nell’ ordinanza, scrive il giudice «Va segnalato, il regalo fatto dai coniugi Perotti al figlio del ministro Lupi…».
Nell’ inchiesta della Procura di Firenze, quattro persone sono finite in carcere o ai domiciliari: oltre a Ercole Incalza, storico dirigente del ministero dei Lavori pubblici, l’imprenditore Stefano Perotti, il presidente di Centostazioni spa (Gruppo Fs) Francesco Cavallo e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza, questi ultimi due ai domiciliari. L’operazione è condotta dai carabinieri del Ros. Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere. Tra i lavori coinvolti, le principali nuove tratte ferroviarie italiane, in particolare l’Alta velocità, il Palazzo Italia di Expo, l’autostrada Orte-Mestre. Nell’ ordinanza, scrive il giudice «Va segnalato, il regalo fatto dai coniugi Perotti al figlio del ministro Lupi in occasione della sua laurea: trattasi di un orologio Rolex del valore di 10.350 euro che Stefano Perotti fa pervenire a Luca Lupi tramite Franco Cavallo».
Forse un’ altro orologio di lusso era arrivato anche al padre.
Tratto dal libro IL SISTEMA SESTO STORIE DI TANGENTI NELL’ EX STALINGRADO D’ ITALIA .
“Quanto a Grossi, al momento del suo arresto nell’ottobre del 2009, insieme ad altri 7, tra cui la segretaria personale e due amministratori di aziende della Green Holding, l’imprenditore ha con sé una valigetta con 50 mila euro in biglietti da 500. Una mazzetta? Nella sua villa di Inzago (Milano) la Finanza scopre in un capannone la collezione di Ferrari e tra le sue carte spunta un elenco di Rolex acquistati per 6,4 milioni di euro. Gli inquirenti sospettano siano regali ai politici, ma l’imprenditore nega: «Li ho presi solo per collezionarli, solo raramente li ho regalati e mai in cambio di favori». Sui rapporti con la politica Grossi manterrà sempre un silenzio inviolabile, anche se durante la detenzione a San Vittore riceverà la visita di diversi deputati; tra gli altri, oltre al fido Abelli, anche Maurizio Lupi e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. Scrive Paolo Colonnello sulla Stampa:
Un tipo generoso Giuseppe Grossi, finito in carcere la settimana scorsa per le bonifiche gonfiate dell’area Montecity-Santa Giulia. Ad ogni festa comandata partiva il giro di regali, ad amici e collaboratori, uomini politici e soci d’affari. Di solito orologi di valore che l’imprenditore milanese andava a comprare, o faceva acquistare, dal suo rivenditore di fiducia, l’orefice Carlo Verga, negozio a due passi dal Duomo. Continua a leggere